
Categorie
Articoli recenti
Di seguito solo alcune delle proposte di escursioni sul territorio, organizzate dall’Ufficio Informazioni Turistica di Castiglione della Pescaia (IAT) e da Easybike operatore specializzato in cicloturismo per scoprire il territorio in modo responsabile e sostenibile, passeggiando o pedalando accompagnati da guide esperte.
Il ritrovo è previsto alle ore 10:00 del mattino ai Ponti di Badia.
Partenza tutti insieme alla scoperta della Riserva Naturale, un’area umida di eccezionale valore naturalistico, storico e paesaggistico a soli 6 km da Castiglione della Pescaia, luogo di eccellenza all’insegna della biodiversità e del turismo sostenibile.
La Diaccia Botrona rappresenta l’ultimo lembo del Padule di Castiglione della Pescaia e si estende su una superficie di 1.273 ettari. Classificata ai sensi della Convenzione di Ramsar “zona umida di importanza internazionale”, la Diaccia Botrona è una delle più importanti aree della Toscana per lo svernamento, la sosta e la nidificazione di numerose specie di uccelli. All’interno della Riserva sono state censite oltre 200 specie di uccelli che si alternano durante l’arco dell’anno tra cui gli anatidi, i limicoli, gli ardeidi e gli eleganti fenicotteri rosa. La costante presenza del falco pescatore, dopo il suo ritorno come nidificante, arricchisce ulteriormente il già vasto patrimonio di biodiversità di quest’area. L’area protetta, contraddistinta da oltre 700 ettari di palude, è ciò che rimane dell’antico Lago Prile, vastissimo bacino lacustre che nei secoli scorsi occupava quasi interamente questa estesa zona pianeggiante. A cornice della palude vi sono circa 400 ettari di pineta che vanno a segnare la linea di costa da Castiglione della Pescaia in direzione di Marina di Grosseto. Tutto ciò rende ancora più policromo il paesaggio naturale della Diaccia Botrona.
Ritrovo è previsto alle 16:30 davanti al Museo di Isidoro Falchi
Il museo è intitolato a Isidoro Falchi perché fu lui, archeologo autodidatta e medico italiano, che nel 1882 si avventurò alla scoperta di Vetulonia. Tra il 1883 e il 1900 il Falchi riportò alla luce necropoli e resti riferibili ad un ampio periodo di tempo tra il IX e I secolo a.C., che lo convinsero di avere finalmente individuato il sito della perduta città etrusca di Vetulonia. Il 22 luglio 1887, nonostante pareri contrastanti da parte di personalità dell’archeologia nazionale, un regio decreto riassegnò al borgo di Colonna il nome originario di Vetulonia.
Oggi Vetulonia è un piccolo paese raggiunto da numerosi turisti, soprattutto nei mesi estivi, per la presenza di numerosi siti archeologici di massima importanza.
Isidoro fu sedicesimo figlio e settimo maschio della famiglia. Il 16 giugno 1862, quattro anni dopo aver ottenuto la laurea in medicina a Pisa, Falchi vinse la condotta a Campiglia Marittima, dove in breve tempo divenne un medico molto stimato. Tra il 1879 e il 1883 fu eletto come Consigliere Comunale dedicando la sua attività politica in gran parte di diritti di pascolo e di usi civici. Per questa sua propensione iniziò una ricerca archivistica che culminò con la pubblicazione del suo primo volume dal titolo “Trattenimenti popolari sulla storia della Maremma e specialmente di Campiglia Marittima”, stampato a Prato nel 1880. La sua vita rimase poi indissolubilmente legata alla scoperta e agli scavi di Vetulonia che si protrassero per circa 30 anni. Morì nel 1914.
Il ritrovo è previsto davanti all’ufficio del turismo Iat alle ore 18:00 in p.zza Garibaldi
Le origini del toponimo risalgono a due distinte fasi del periodo alto-medievale. Nell’VIII secolo appariva la denominazione Castelione in riferimento all’insediamento delle Paduline situato presso l’argine del fiume, mentre in un documento dell’ 814 l’area del più antico insediamento romano delle Paduline risultava denominata Piscaria a Mare. Durante il periodo medievale risulta tuttavia prevalente l’utilizzo del toponimo Castelione anche in seguito alla dominazione pisana, mentre nelle epoche successive fu gradualmente introdotta anche la denominazione Pescaja, accostandola a quella più ricorrente del piccolo borgo sul mare con affaccio diretto sull’arcipelago toscano.
L’area in cui si estende il territorio comunale di Castiglione della Pescaia ha riportato alla luce alcune testimonianze preistoriche del Paleolitico superiore, che sono state rinvenute nell’area collinare occidentale (Val Berretta) e sulle propaggini collinari orientali comprese tra la fattoria della Badiola, la località di Ampio e la zona a sud della frazione di Buriano.
Del periodo etrusco le testimonianze di più grande splendore sono state rinvenute presso la frazione di Vetulonia, mentre altri ritrovamenti sono venuti alla luce nella parte occidentale del territorio comunale tra la Val Beretta e Pian di Rocca, zona che risultava già abitata in epoca preistorica. L’area in cui sorge l’abitato di Castiglione della Pescaia risultava essere invece un importante insediamento romano, visti i resti archeologici rinvenuti presso la riva destra del fiume Bruna in prossimità del porto-canale e del moderno abitato, tra i quali spiccano i resti della villa romana delle Paduline. Inoltre, è accertata la presenza di una strada consolare ed una selciata, i cui resti sono andati perduti nel corso del XIX secolo, che dall’abitato romano si dirigevano rispettivamente verso la pineta del Tombolo e verso Giuncarico.
Dopo un periodo di abbandono tra il V e l’VIII secolo, vi fu una graduale rinascita di Castiglione della Pescaia, che prese particolare vigore nel corso del X secolo grazie alla Repubblica di Pisa: proprio in questo periodo fu costruito il primitivo borgo medievale nella parte bassa, che era racchiuso dalle Mura Pisane. Il dominio pisano ebbe inizio a partire dal 962, pur essendoci discontinuità di potere che, sul finire dello stesso secolo, avvantaggiarono inizialmente gli Aldobrandeschi, poi i monaci dell’abbazia di San Salvatore al Monte Amiata. Nel XII secolo l’insediamento castellano passò alla famiglia Lambardi che controllava all’epoca la frazione di Buriano, la cui influenza divenne rilevante in epoca duecentesca. Il centro iniziò una fase di prosperità fino a divenire un libero comune nel XIII secolo. Nel 1274 i Pisani ripresero l’esercizio attivo del potere che si protrasse fino alla fine del XIV secolo, periodo in cui fu istituito il libero Comune di Castiglione della Pescaia, che con un atto di sottomissione a Firenze riuscì a farsi garantire la protezione. Durante il secolo successivo ebbe termine la lunga fase di libero Comune, a seguito della conquista del castello da parte delle truppe di re Alfonso V d’Aragona; precedentemente ci fu una temporanea occupazione senese durante il 1432. Nel 1449 le milizie del Principato di Piombino riuscirono a liberare l’intero borgo, fatta eccezione del castello che rimase un presidio aragonese. Nel 1460 il castello fu ceduto alla famiglia Piccolomini di Siena, che lo vendette quasi un secolo più tardi (1559) ai Medici, nel cui granducato era entrato a far parte pochi anni prima il rimanente borgo. Il marchesato di Castiglione della Pescaja con le isole del Giglio e Giannutri fu acquistato da Cosimo I il 20 gennaio 1559 per la moglie Eleonora di Toledo dai Piccolomini d’Aragona de’ duchi di Amalfi con il consenso di Filippo II di Spagna. Si estendeva anche alle Rocchette senza tuttavia avere la proprietà sugli scogli “Formiche della Troja” in possesso dei principi di Piombino che autorizzarono però al granduca la cessione di un’area sulla Punta di Troja per la costruzione di una torre costiera. Fu amministrato in autonomia fino al 1737, dipendendo dalla provincia pisana, finché fu soppresso nel 1765 da Pietro Leopoldo ed annesso al resto dello stato senese.
Dal periodo settecentesco in poi, il centro conobbe una forte rinascita grazie alle opere di bonifica e canalizzazione dell’antico Lago Prile e ai grandi scambi commerciali favoriti dal ruolo di primo piano che il porto di Castiglione della Pescaia aveva assunto in quel periodo. Tuttavia, l’apertura della Ferrovia Maremmana dopo la metà del XIX secolo, che passando nell’entroterra non risultava collegata né al centro né al porto, determinò un improvviso decadimento degli scambi commerciali e del periodo di grande floridezza, che tuttavia furono superati tra la fine dello stesso secolo e gli inizi del XX secolo con lo sviluppo delle prime strutture balneari che costituirono di fatto gli albori delle moderne strutture turistiche che caratterizzano il centro. Sarete accompagnati da una guida specializzata che insegnerà a conoscere ed amare questo piccolo gioiello della maremma.
Dopo aver camminato tanto ed essersi arricchiti con le storie della maremma potete continuare l’esplorazione in sella ad una meravigliosa mountain bike o e-bike in compagnia dello staff, accompagnatori esperti di Easybike.
Di seguito solo alcuni dei meravigliosi percorsi sul territorio.
Ritrovo in centro a Castiglione della Pescaia presso il punto vendita di EASYBIKE per la scelta della bicicletta perfetta, elettrica o tradizionale.
Partenza con la guida per Poggio Catenaccio percorrendo la strada sterrata, ci si allontana dal traffico e dall’asfalto. Dopo 30 minuti si arriva a Poggio Petriccio da dove si gode di un panorama mozzafiato sulla Corsica, Isola d’Elba, Montecristo e l’isola del Giglio. Tempo di fare qualche scatto mozzafiato e partenza per il ritorno a Castiglione della Pescaia.
https://www.easybikemaremma.it/bike-trails-castiglione-della-pescaia/
Ritrovo in centro a Castiglione della Pescaia presso il punto vendita di EASYBIKE per la scelta della bicicletta perfetta, elettrica o tradizionale.
Partenza con la guida per poggio Catenaccio, si proseguire per le Rocchette, da dove inizia il percorso lungo la scogliera a picco sul meraviglioso mare della Toscana davanti all’isola d’Elba e Montecristo.
Alla fine del sentiero panoramico si giunge a Punta Ala che si attraversa per arrivare a Poggio Carpineta, da poggio Carpineta la meravigliosa Cala Violina (una delle spiagge più belle della toscana) è conquistata.
Il tempo necessario per scattare alcune foto e fare un bagno nelle acque cristalline e via si riparte per Pin D’Alma e rientro a Castiglione della Pescaia.
https://www.easybikemaremma.it/cala-violina-bike-tour-maremma-toscana/
Numero diretto Bagno Medusa
Tel.: +39 (0)564 933439